Kolinde Grabar Kitarovic, Presidente della Repubblica della Croazia, ha guidato i due giorni di lavori con il
Segretario generale della Lega Musulmana Mondiale Muhammad bin Abd al-Karim al-Issa, approfondendo possibili ricadute del messaggio di Abu Dhabi sulla sicurezza e la lotta al radicalismo, all’odio e alla violenza del fanatismo ideologico e dell’estremismo armato.
In Croazia, paese con la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea, sono intervenuti fra gli altri anche il Presidente del
Consiglio Superiore Islamico dell’Algeria, BouabdAllah GhoulamAllah, il
Ministro per gli affari religiosi degli EAU, Muhammad Matar Al-Kaabi,
il mufti della Repubblica Araba d’Egitto, Shawki Allam,
il segretario generale del KAICIID, Faisal bin Muammar, il Presidente dell’
Ufficio per l’Islam del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, Monsignore Khaled Akasheh, il Presidente della
Conferenza Episcopale e il nunzio apostolico in Croazia. Presenti le rappresentanze dei
mufti e dei leader religiosi musulmani d’Europa (Russia, Svezia, Serbia, Bulgaria, Ukraina, Kosovo, Grecia, Albania, Lituania, Slovenia, Bosnia, Italia e Croazia) e della comunità ebraica.
Dall’Italia, invitato dalla Lega Musulmana Mondiale, il
Presidente della COREIS Italiana, imam Yahya Pallavicini, ha distribuito il
commento dei 22 musulmani internazionali a sostegno della dichiarazione di Abu Dhabi (
www.christians-muslims.com) e ha ricordato la sua partecipazione l’anno scorso negli Emirati Arabi Uniti accanto a centinaia di rappresentanti musulmani e cristiani da tutto il mondo.