Come sarà il mondo, l’Europa, il nostro Paese, quando la crisi sanitaria sarà finita? Avremo davvero imparato qualcosa da questo evento così imprevisto e terribile? Proviamo a chiudere gli occhi e a immaginare...
di Donato Speroni
Cominciamo con un po’ di musica. In occasione dell’inizio di Pesach, la Pasqua ebraica, l’orchestra filarmonica di Israele ha diffuso un breve concerto. Tutti i musicisti (ne ho contati almeno 16) suonano da casa, in perfetta sincronia. Un altro passo avanti nei prodigi dell’online che stiamo scoprendo con questa crisi.
Passiamo dalla musica al cinema; stiamo leggeri in questa antivigilia della nostra Pasqua. Vi ricordate Good Bye, Lenin!? Il film del 2003 racconta la storia di una signora di Berlino Est, fervente comunista, che poco prima del crollo del Muro entra in coma e si risveglia quando ormai la Germania si sta riunificando. Per evitarle uno shock, i figli affettuosi fanno di tutto per farle credere che non sia cambiato nulla. E ci sono tante altre storie di fantasia, di gente che si addormenta a lungo e si risveglia in un mondo diverso.
Allora proviamo a immaginare che noi ci addormentiamo dopodomani, dopo il complicato pranzo a distanza con la famiglia, e ci svegliamo domenica 4 aprile, Pasqua 2021. Supponiamo (e speriamo) che la crisi sanitaria sia definitivamente passata. Niente mascherine, nessun “distanziamento sociale” (lo so, è il termine tecnico, ma se dicessimo “distanziamento personale” sarebbe meno sgradevole), nessuna restrizione alla libertà di movimento. Già, ma in quale mondo ci risveglieremo?
Sul nostro sito segnaliamo spunti interessanti per rispondere a questa domanda (si veda per esempio questo studio) e senza pretendere di avere la palla di cristallo cerco di avvalermi dei tanti interventi comparsi in questi giorni per avanzare ipotesi. In quale mondo, in quale Europa, in quale Italia ci troveremo a vivere? [continua a leggere]
|