A CHE PUNTO SIAMO

L’indicatore prescelto (tonnellate di CO2 equivalenti pro-capite) mostra per l’Italia segni di miglioramento fino al 2014 per poi, in presenza della lieve ripresa economica, mantenere un andamento stabile nei successivi cinque anni.
Tale tendenza mostra l’accumulo di un importante ritardo del nostro Paese nella lotta alla crisi climatica. Se, da un lato, l’Italia dovrebbe raggiungere l’obiettivo di una riduzione del 20% delle emissioni (rispetto ai livelli del 1990) posto dalla Strategia Europa 2020, dall’altro l’attuale tasso di riduzione non è in linea con l’obiettivo di decarbonizzazione al 2050.
Inoltre, se il cosiddetto Decreto “Clima” del 14 ottobre 2019, poi convertito in legge, aveva previsto l’adozione, entro 90 giorni, di un programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria, a tutt’oggi il Programma non è stato ancora definito.
Analogamente, a inizio ottobre 2019 era stata avviata dal ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm) una consultazione pubblica per una Strategia per la decarbonizzazione a lungo termine (al 2050). A tutt’oggi non risulta che quest’ultima sia stata elaborata, benché la scadenza fissata per la presentazione alla Commissione europea fosse fissata al 1/1/2020.
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