ASVIS - QUESTA SETTIMANA - Consuntivo di dodici mesi: poteva andar peggio, ma ci attendono grandi sfide

07.08.2021 08:51

Se confrontiamo l’attuale situazione del Paese con quella di un anno fa, abbiamo diversi motivi di soddisfazione. Le sfide più importanti però sono ancora da vincere, in un contesto mondiale fortemente deteriorato.

 

di Donato Speroni

Che io sappia, solo gli ebrei celebrano il nuovo anno quando l’estate sta finendo: quest’anno Rosh Hashanah, il Capodanno ebraico, si festeggia dal 6 all’8 settembre. Ma anche per i non israeliti la pausa estiva è un momento di svolta e di consuntivi. Così, prima della sospensione della nostra newsletter settimanale (che riprenderà il 27 agosto, ma nel frattempo proseguirà l’aggiornamento dei nostri siti) mi sembra il momento di riflettere sull’anno che abbiamo trascorso.

Per cominciare, ho riletto gli editoriali che abbiamo pubblicato dodici mesi fa. Quello del 24 luglio 2020 era firmato dall’allora portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini: salutava il “progresso storico” raggiunto al Consiglio europeo per una grande iniziativa comune contro la pandemia, ma al tempo stesso, in merito all’utilizzo dei fondi da parte dell’Italia, ammoniva:

Davvero la politica italiana è in grado di gestire questa enorme sfida o farà come certi sprovveduti che vincono milioni al Superenalotto e li sprecano in pochi anni, quando addirittura non perdono il biglietto vincente? Purtroppo le premesse, al di là dei giusti riconoscimenti al presidente del Consiglio e al governo per la conduzione della trattativa, non sembrano rassicuranti.

Una settimana dopo, nell’editoriale del 31 luglio, scrivevo, sempre in merito ai fondi del Next Generation Eu:

I fondi verranno erogati solo su progetti precisi, nell’ambito delle priorità fissate dall’Unione, a partire da transizione ecologica e digitalizzazione. Per mostrare questa capacità di progettare, gestire e rendicontare l’uso dei fondi, il Paese deve cambiare radicalmente il modo di far politica. L’attuale dialettica tra i partiti e la qualità della classe dirigente (seppure con eccezioni significative) rendono questo cambiamento molto difficile. Rivoluzione digitale, green new deal, contrasto alla crisi climatica, capacità di previsione e di valutazione d’impatto a medio e lungo termine non sono certo le priorità nel dibattito pubblico.

Se guardiamo la situazione dodici mesi dopo, dobbiamo dire che abbiamo assistito a molti miglioramenti. Innanzitutto sul fronte sanitario. Abbiamo subito una seconda ondata del virus con la minaccia di una terza, ma i vaccini hanno offerto un’ancora di salvezza e l’ottimo andamento della campagna vaccinale ha dato agli italiani una ragionevole tranquillità, confermata da una ripresa delle attività economiche al di là delle aspettative. Se non faremo follie il peggio è alle spalle.

È anche cambiato il contesto politico. La coraggiosa iniziativa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dato vita a un governo di unità nazionale guidato da una personalità come Mario Draghi, forse l’unica figura super partes con una statura internazionale tale da dare fiducia ai partner europei. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è stato presentato in tempo, anche se avremmo voluto un maggior coinvolgimento della società civile, che ci auguriamo non manchi nelle prossime difficili fasi di esecuzione. La riforma della giustizia, condizione sine qua non per ottenere i fondi europei, ha dato luogo a un aspro scontro politico, ma ha anche dimostrato che alla fine, di fronte a un interesse superiore come la realizzazione del Pnrr, i partiti sanno mettersi d’accordo. Insomma, non abbiamo “perso il biglietto della lotteria”, per usare la metafora di Giovannini. Anzi, la sua partecipazione al governo, come ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, ci dà un elemento di fiducia in più sul buon impiego dei fondi europei.

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Metti in agenda i principali eventi del
Festival dello Sviluppo Sostenibile!

Sono già disponibili sul sito del Festival le descrizioni degli eventi organizzati dal Segretariato dell'ASviS, che si terranno il 28 settembre, il 7 e il 14 ottobre. Online anche una pagina interamente dedicata a tutte le iniziative nazionali dell'Alleanza mentre sono già pubblici sul calendario oltre 100 eventi. E tu cosa aspetti a candidare la tua iniziativa per partecipare in prima persona alla più grande manifestazione italiana sulla sostenibilità?

Food systems summit, al via la seconda call
per la raccolta di best practice

Prosegue l’iniziativa, promossa dall’ASviS e dal portale Poi-Santa Chiara Lab, volta a raccogliere buone pratiche e progetti delle organizzazioni della società civile su sistemi alimentari sostenibili nel raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite. Il progetto si riferisce in particolare al Goal 2 (Sconfiggere la fame) e al Goal 12 (Consumo e produzione responsabili). La deadline è fissata per il 3 settembre.

17 storie per il 2030: in chiusura la seconda serie dei podcast sullo sviluppo sostenibile
Scopo del progetto, promosso da Podcastory con la collaborazione di Fondazione Unipolis e il patrocinio dell’ASviS, è raccontare storie di azioni possibili per trasformare il mondo secondo gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda Onu 2030, attraverso 16 concorsi letterari per la creazione di una serie originale e inedita di podcast (trasmissioni radio diffuse su internet). La seconda serie di contest sul tema “Città, servizi e istituzioni” è dedicata ai Goal 3, 6, 11 e 16, e si concluderà il 15 agosto.

Corso di formazione nazionale per l'ecologia integrale
Federazione organismi cristiani servizio internazionale volontario (Focsiv), Caritas Italia e Fondazione Lanza promuovono un corso il cui obiettivo è costruire un sentire comune e uno spazio di apprendimento verso possibili percorsi di realizzazione dell’ecologia integrale e dello sviluppo sostenibile nelle comunità. Le iscrizioni sono aperte fino al 31 agosto mentre l'iniziativa debutterà il 13 settembre. L'ASviS è partner del progetto.
 
 

 

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