La domanda ci viene rivolta spesso: che cosa può fare ciascuno di noi per contribuire a mitigare la crisi climatica? Il meteorologo Luca Mercalli, nella prima delle lezioni a cura dell’ASviS pubblicate sulla piattaforma Sigef destinata ai giornalisti, ripresa da futuranetwork ha fornito quattro indicazioni chiare che possiamo riassumere così:
Case meno energivore. “Tappiamo i buchi” dai quali fugge il calore con cappotti termici e serramenti con migliore tenuta, attrezziamoci dove possibile con impianti fotovoltaici che producono almeno in parte l’elettricità di cui abbiamo bisogno e, in attesa di sistemi migliori di stoccaggio dell’energia rispetto alle tradizionali batterie, usiamo gli elettrodomestici soprattutto quando questa energia è disponibile cioè durante il giorno.
Trasporti più leggeri. Usiamo i mezzi pubblici, le auto elettriche a condizione che l’energia per ricaricarle venga da fonti rinnovabili; sfruttiamo al massimo le possibilità del telelavoro e soprattutto riduciamo al minimo i viaggi aerei. “I consumi di ogni italiano producono ogni anno circa sette tonnellate di CO2. Un solo viaggio aereo Roma New York e ritorno ne produce due”.
Mangiamo meno carne. Il bestiame contribuisce ai gas serra, sia con le sue emissioni dirette di metano, sia per tutte le produzioni necessarie all’allevamento. “Io non sono vegetariano”, dice Mercalli, “però ho ridotto i miei consumi di carne dagli 80 chilogrammi all’anno della tipica dieta occidentale a 15 chilogrammi”.