ASVIS: QUESTA SETTIMANA; Grandi difficoltà, ma anche segnali di cambiamento

12.04.2019 09:42

È facile parlar male dell’Onu, ignorando il grande lavoro che svolge e che viene ignorato dai media. Si deve invece guardare ai tanti episodi che indicano un diverso approccio al futuro, anche in Italia. 

di Donato Speroni

Ci sono tante ragioni per parlar male dell’Onu. Per esempio, Pierluigi Battista sul Corriere della Sera prende spunto dalla nomina di un magistrato iraniano in una commissione internazionale che si deve occupare della questione femminile per denunciare l’inutilità dell’Onu, un organismo internazionale nato per la difesa dei diritti umani e che invece è diventato nel tempo il piedistallo, o forse è meglio dire lo zerbino, dei regimi che dei diritti umani fanno strage continua.

Difficile dargli torto: quel magistrato è lo stesso che ha inflitto a Nasrin Sotoudeh, avvocato e militante dei diritti civili, la pena di trentotto anni di prigione e di centoquarantotto frustate. E si potrebbe continuare, denunciando gli apparati farraginosi del Palazzo di vetro, le missioni fallite, l’incapacità di affrontare le più scottanti crisi internazionali. 

L’Onu è come un condominio: la qualità dei suoi lavori dipende dalla qualità dei condòmini, ma il suo ruolo è indispensabile per arrivare a decisioni collettive. L’alternativa al multilateralismo, di cui l’Onu è la massima espressione, è una rete di rapporti bilaterali, che finiscono col lasciare indietro i Paesi più deboli.

Prendiamo come esempio l’Agenda 2030, l’impegno sottoscritto dai 193 Paesi che ne fanno parte. Da quando fu firmato due anni fa, i rovesci non sono mancati, perché alcuni Paesi, a cominciare dagli Stati Uniti, hanno preferito ritirarsi dagli impegni sul clima sottoscritti a Parigi, che fanno parte dell’Agenda, e su molti degli obiettivi quantificati al 2030 o addirittura al 2020 il mondo è in preoccupante ritardo. [continua a leggere]

Il Tg dell'ASviS - 26ma puntata
L'Innovation village award 2019 a Napoli, una manifestazione a marchio KforBusiness. Ai nostri microfoni Annamaria Capodanno, Direttrice dell'iniziativa e la vincitrice Elsa Bontempi; Il progetto Aidbricks in Africa. La parola a Paolo Gianfrancesco, fondatore e presidente di Aidbricks; Il Festival dei giovani a Gaeta. Ne parlano i ragazzi e la professoressa Fulvia Guazzone, founder di Noisiamofuturo e Festival dei giovani; misure e proposte per favorire la giustizia sociale e ridurre le disuguaglianze, ne abbiamo parlato ad Alta Sostenibilità, su Radio Radicale con Patrizia Luongo, economista e ricercatrice per il Forum disuguaglianze diversità, Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl Nazionale e Maurizia Iachino, presidente di Fuori quota e governance practice leader in Key2people.
Buona visione!

SDG Pioneers 2019 - Italy


Il Global compact network Italia è alla ricerca di un SDG Pioneer che sappia contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile a livello locale. Possono candidarsi o essere nominati giovani professionisti (età fino a 35 anni) impegnati a qualsiasi livello in un'azienda aderente al Global compact delle Nazioni Unite (Ungc). [iscriviti qui]

Al via il Master sulla gestione della sostenibilità aziendale 
della 24Ore Business School


Il Master, organizzato in formula part time a Milano dalla 24Ore Business School, in collaborazione con Kpmg e con il contributo di Air, Andaf e ASviS, avrà inizio il 10 maggio. Il programma sarà incentrato su: sostenibilità e strategia aziendale per creare valore, impresa sostenibile e reporting non finanziario.
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