ASVIS: QUESTA SETTIMANA: I Paesi europei non fanno abbastanza contro la povertà

20.06.2019 22:56

La politica è troppo violenta, ma i dati mostrano che troppe famiglie sono “lasciate indietro”, nonostante i tanti proclami. La politica fatica ad affrontare i temi strutturali, serve una scossa dal basso, come i “Saturdays for future”.

di Donato Speroni

La vecchia canzone di Sergio Endrigo mi è venuta in mente leggendo l’intervista di The Atlantic a Ekrem Imamoglu, segnalata anche dalla rassegna stampa del Corriere della Sera. Imamoglu, oppositore dell’autoritario presidente turco Recap Tayyip Erdogan, aveva vinto le elezioni a Istanbul, ma “il Sultano” ha annullato lo scrutinio, costringendo a ritornare alle urne. 

E mentre in molti temevano che questo avrebbe scatenato proteste e violenze di strada, Imamoglu ha invece invocato qualcosa di ben più temibile: «Vogliono il conflitto, ma noi insisteremo sull’abbracciarci l’un l’altro». Letteralmente. A pochi giorni dalle nuove elezioni, previste per il 23 giugno, mentre l’Akp di Erdogan e i media governativi lo accusano di essere in realtà un greco (e quindi cristiano) supportato dai terroristi, la nuova stella dell’opposizione turca è schizzata nei sondaggi evitando ogni tipo di aggressività: «Trovate un vicino di casa che non la pensi come voi — ha detto ai suoi sostenitori — e semplicemente, dategli un abbraccio».

Sfuggire alla polarizzazione, abbassare i toni dello scontro politico, cercare un confronto sereno basato sulle idee e non sulle accuse: non solo in Turchia, ma in molti Paesi del mondo dagli Stati Uniti all’Italia, questo deve essere il modo per ritornare a una politica costruttiva. Non nascondiamoci però che la violenza, verbale e non, di certi leader si alimenta dalla rabbia di gruppi e ceti sociali insoddisfatti, che si sentono defraudati, spesso impoveriti rispetto al passato. È dunque necessario riflettere seriamente sulle diseguaglianze, che l’Agenda 2030 dell’Onu, all’Obiettivo 10, impone di ridurre “all’interno e tra le nazioni”, con un target 10.1 molto preciso: 

entro il 2030, raggiungere e sostenere progressivamente la crescita del reddito del 40 per cento più povero della popolazione a un tasso superiore rispetto alla media nazionale. 

Ulteriori traguardi importanti sono posti dall’Obiettivo 1, che prevede sia l’abolizione entro il 2030 della povertà estrema (quella di chi ha un reddito inferiore a 1,90 dollari al giorno), sia il dimezzamento della povertà secondo gli standard nazionali. 
Due rilevazioni uscite in questi giorni ci dicono che le cose non stanno andando come si vorrebbe. [continua a leggere]

 
Il Tg dell'ASviS - Edizione del 20 giugno
Il Cash mob etico a cura di Next, Coop e ASviS. La parola a Luca Raffaele, direttore generale di Next – Nuova economia per tutti; Lo studio del Wwf e dell’Università di New Castle in Australia rivela come le microplastiche siano ormai entrate a far parte della nostra dieta quotidiana; il rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite sullo stato d’avanzamento dell’Agenda 2030 in vista dell’High Level Political Forum, ne abbiamo parlato ad Alta Sostenibilità, su Radio Radicale con Gemma Arpaia, coordinatrice del Gruppo di lavoro sul Goal 17 dell’ASviS, Andrea Iacomini, Unicef Italia e Roberto Menotti, Aspenia.
Buona visione!

Al via la nuova edizione della Siena Summer School

La scuola, dedicata a fornire una formazione di alto profilo sui temi della sostenibilità in relazione all’Agenda 2030 dell’Onu, è organizzata dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), in collaborazione con fondazione Enel, Leonardo, la Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus), Sustainable development solutions network Italia, Sustainable development solutions network Mediterraneo ed il Centro Santa Chiara Lab dell’Ateneo senese.
Iscrizioni aperte fino al 30 giugno. Scopri di più!

 

Aperte le iscrizioni per la Milano Summer School
sul benessere e la sostenibilità delle città

Dal 31 agosto al 7 settembre 2019 la summer school offrirà una formazione di alto livello sui temi della sostenibilità e del benessere, seguendo i 17 SDGs dell’Agenda 2030 dell’Onu e i 12 indicatori del Bes.
La scuola è organizzata dall’ASviS in collaborazione con Milano 2046 e con la partecipazione di otto università milanesi (Bicocca, Bocconi, Cattolica del Sacro Cuore Humanitas, IULM, La Statale Politecnico, San Raffaele) e la fondazione Eni Enrico Mattei. Iscrizioni aperte fino al 28 giugno. Scopri di più!

 

 

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