Nella sua assemblea, l’ASviS ha potuto presentare numerosi successi, ma Stefanini e Giovannini non hanno nascosto “le sfide micidiali” che attendono nei prossimi mesi chi in Italia si batte per uno sviluppo sostenibile.
di Donato Speroni
Ci sono molte ragioni per essere soddisfatti, nel consuntivo sull’attività ASviS che è stato presentato all’assemblea degli aderenti di martedì 14. L’incontro di metà anno serve per fare il punto sul cammino compiuto nel primo semestre e per individuare le linee di azione per i mesi successivi. Questa volta si è svolto necessariamente on line, ma ciò non ha impedito una grande partecipazione sia in termini di rappresentanti delle associazioni aderenti collegati, sia di dibattito.
L’attenzione per le attività dell’ASviS è ulteriormente cresciuta negli ultimi mesi. A oggi, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile può contare su 271 soggetti aderenti e 201 associati, con ulteriori numerose richieste di partecipazione. In aprile, in pieno lockdown, le visite al sito ASviS sono quasi raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre nel semestre i follower sono cresciuti del 30% su Facebook e del 35% su Twitter. Il Festival dello sviluppo sostenibile ha dovuto essere rinviato, dalle consuete date di maggio-giugno al periodo dal 22 settembre all’8 ottobre, ma gli eventi on line “Tre passi verso il Festival” hanno riscosso grande attenzione: le dirette streaming hanno raggiunto complessivamente oltre 245mila persone, con grande seguito anche sui social. Nel semestre, oltre 3mila articoli hanno citato l’ASviS, con oltre 150 servizi radio e tv.
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