Il passaggio alle energie rinnovabili sarà accelerato e cambierà gli equilibri globali. Per non accrescere il disordine mondiale va gestito con coraggio. Dove i politici non arrivano, possono supplire le assemblee dei cittadini.
di Donato Speroni
Il concetto di “giusta transizione”, necessaria per abbattere le emissioni di gas climalteranti senza aggravare gli squilibri sociali, si è ormai imposto. Alla “just transition” l’Europa destina oltre 40 miliardi di euro; il gruppo di lavoro su clima ed energia dell’ASviS un anno fa aveva messo a punto un decalogo condiviso da sindacati, associazioni ambientaliste e imprese e sta per assegnare un premio destinato a chi meglio ha operato per favorirla; nei giorni scorsi le associazioni imprenditoriali del Patto di Milano, in una manifestazione nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile in corso in questi giorni, hanno approvato un documento in undici punti per favorire, appunto, la “giusta transizione”.
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