ASVIS - QUESTA SETTIMANA: Senza condivisione dei cittadini non si costruisce un futuro sostenibile

05.02.2021 15:02

Draghi è un timoniere sicuro e molte priorità da lui indicate nel recente passato coincidono con quelle dell’ASviS. L’avvento del suo governo non deve però significare la fine della politica.


di Donato Speroni

Consentitemi di cominciare con un ricordo personale. Era il settembre del 1992, nel pieno di Tangentopoli. Il governo presieduto da Giuliano Amato aveva appena varato una serie di provvedimenti che, in vista della futura privatizzazione, smantellavano il sistema delle Partecipazioni statali e delle altre attività imprenditoriali pubbliche, trasformando gli enti di gestione in società per azioni e concentrandone il controllo nel ministero del Tesoro. Si era creata così una situazione senza precedenti, perché quello che in passato era l’immenso potere dei “boiardi” che comandavano un insieme comprendente Eni, Iri, ma anche Enel, Ferrovie dello Stato, Banca nazionale del lavoro, si concentrò per un certo periodo su un unico soggetto, il Tesoro, che aveva la responsabilità di fare le nomine, approvare i bilanci, valutare gli investimenti, in una situazione di totale assenza dei politici. Come mi raccontò all’epoca l’amministratore delegato dell’Eni Franco Bernabé, gli uomini dei partiti, sentendosi sotto scacco da parte del pool di Mani pulite, non osavano più fare una telefonata neppure per raccomandare l’assunzione di un usciere.

All’epoca il ministro del Tesoro era Piero Barucci, ma di fatto quel potere era gestito dal direttore generale, il giovane Mario Draghi. Sul Corriere della Sera scrissi un articolo che segnalava questa situazione.

Il capo del più grande conglomerato industriale e finanziario d’Europa vive a Roma e lavora in ufficio della Repubblica italiana. È un economista di 45 anni, senza alcuna esperienza di gestione. Dedica a questo lavoro non più di un’ora al giorno, non perché sia uno sfaticato, ma perché ha tanti altri impegni ancora più importanti. E suoi collaboratori si contano sulle dita di una mano. Mario Draghi, direttore generale del Tesoro, nel tempo lasciato libero dalla difesa della lira e dal controllo dei conti pubblici amministra una holding che fattura quasi 200mila miliardi di lire, occupa 850mila persone e intermedia quasi 1 milione di miliardi (di lire, ndr) di mezzi finanziari. Una holding nata dal decreto legge varato l’11 luglio e definitivamente approvato il 7 agosto che ha trasformato in società per azioni i maggiori enti economici italiani affidandone Il controllo al ministero del Tesoro.

Draghi lesse l’articolo, si assicurò attraverso un comune amico che non si trattava di enemy action ma di una iniziativa dettata solo dal dovere di cronaca, e mi invitò al Tesoro. Fu gentilissimo, parlammo della situazione della lira (sotto attacco in quell’estate) e mi accompagnò a vedere il sancta sanctorum di via Venti Settembreil Gran Libro del Debito Pubblico, un volumone annotato a mano dove, come dice la Treccani

si iscrivono per ogni prestito contratto dallo Stato gli estremi dei provve­dimenti di emissione e i dati qualitativi e quantitativi di ciascun titolo.

All’epoca il rapporto debito/Pil viaggiava attorno al 115%, un rapporto che prima della crisi del 2008 si riuscì ad abbassare sotto il 104%, ma che oggi sfiora il 160%.

Di quell’incontro serbo il ricordo di una persona calma e gentile, sicura delle sue competenze e per nulla spaventata delle sue grandissime responsabilità. Dal quel momento sono passati 28 anni e penso che nessuno oggi meglio di Mario Draghi possa guidare l’Italia attraverso le tre crisi, sanitaria, economica e sociale, menzionate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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Evento 10 febbraio
Confronto tra le organizzazioni giovanili sul futuro dell'Italia

L'incontro online "Vogliamo decidere sul nostro futuro! I giovani valutano i piani italiani per il Next generation Eu" promosso dall'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) vuole favorire un momento di ascolto e confronto pubblico tra le giovani generazioni su quale futuro disegnare per il Paese alla luce
del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Sarà possibile seguire l’evento alle ore 15.30 su asvis.it, su futuranetwork.eu, sulla pagina Facebook dell'Alleanza, e sul canale YoutubeScopri il programma.

SAVE THE DATE - 16 febbraio
"​Making sustainability an easy choice for EU citizens"

Martedì 16 febbraio si terrà la conferenza digitale organizzata da CittadinanzattivaEuropean consumer union (Ecu) e l'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) per la presentazione del Gruppo interistituzionale informale "​SDGs for well-being and consumers’ protection". Il Gruppo Interistituzionale rappresenta il desiderio della società civile di contribuire agli SDGs e al Green new deal, con l'obiettivo di discutere e aumentare la consapevolezza su come l'individuo possa dare il proprio contributo.
Registrati qui per partecipare alla conferenza.

Al via il ciclo di webinar DeAgostini-ASviS
per portare l’Agenda 2030 nelle scuole

Si intitola "Oltre il 2030" il ciclo di webinar nato dalla collaborazione tra l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile e DeAgostini con l’obiettivo di formare i docenti delle scuole primarie e secondarie sui temi legati all'Agenda 2030 dell’Onu e sulla visione di un futuro sostenibile. Si tratta di un percorso online strutturato in cinque appuntamenti gratuiti e pubblici - a cui si potrà partecipare previa iscrizione - messi a disposizione da DeAgostini sulla propria piattaforma, mentre i contenuti saranno a cura di giovani esperti del Segretariato ASviS.

Alta sostenibilità: il Mezzogiorno ha la giusta attenzione nella bozza del Pnrr?
Al Sud la pandemia ha colpito più duramente che nel resto del Paese, ma allo stato attuale, quanto il Mezzogiorno è presente nel Piano nazionale di ripresa e resilienza? Se ne è discusso nella rubrica ASviS, in onda su Radio radicale e condotta da Valeria Manieri e Ruggero Po. Ospiti: Claudio De Vincenti, professore di Economia politica all’università di Roma La Sapienza, già ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Valeria Fascione, assessore con delega alla Ricerca, innovazione e start up della regione Campania, e Michele Torsello, referente del Gruppo di lavoro ASviS sui Goal 1 (Sconfiggere la povertà) e Goal 10 (Ridurre le disuguaglianze).
 

 

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