Banca Etica, "Il Parlamento UE vanifica la “finanza sostenibile” dando risorse a industrie estrattive e a chi non rispetta i diritti di chi lavora
Le critiche e i timori di Banca Etica: il voto di Strasburgo che ha svuotato la definizione di “finanza sostenibile”. “Ai ragazzi dei #FridaysForFuture dobbiamo scelte più coraggiose”.
La bocciatura da parte del Parlamento Europeo di tutti gli emendamenti che avrebbero definito in modo rigoroso cosa è sostenibile e cosa non lo è, fa sì che allo stato attuale l’Europa ammetta di includere tra le attività di finanza sostenibile:
1) - I finanziamenti alle industrie estrattive più dannose per il clima (petrolio e carbone), purchè si impegnino a migliorare l’efficienza delle centrali (non è stato accolta la proposta di introdurre un “brown factor” che escludesse questi settori)
2) - I finanziamenti a industrie che da una parte si impegnano a ridurre le emissioni, ma dall’altra non rispettano i diritti dei lavoratori e i diritti umani oppure evadono il fisco ricorrendo ai paradisi fiscali (è stata bocciata la proposta di affiancare criteri sociali e di governance a quelli ambientali).
www.repubblica.it/solidarieta/equo-e-solidale/2019/03/14/news/banca_etica-221536340/