CAMPAGNA LAND GRABBING IN SENEGAL - LE RESPONSABILITA' ITALIANE
Nella regione di Ndiaël (Senegal), più di 9.000 persone, appartenenti a 37 villaggi, sono messe in ginocchio da un investimento che vede protagonista un’azienda italiana, la Tampieri Financial Group, per la produzione di agro-carburanti per il mercato europeo, spostando comunità, e scatenato violenti scontri tra pastori e polizia.
Mediante una concessione governativa, ventimila ettari di terra saranno sottratti agli abitanti locali che vivono di pastorizia, piccoli allevamenti, agricoltura, privandoli di ogni possibilità di sussistenza. Le comunità locali chiedono di interrompere il progetto.
Ma la loro voce da sola non basta. Uniamoci a loro. Fermare il progetto della Tampieri attraverso la sua controllata Senhuile SA si può. Firma ora.
Le associazioni Re:Common, Action Aid Italia, Peuple Solidaires, Grain, Oakland Instutute, in solidarietà con le organizzazioni contadine senegalesi e le comunità locali in Senegal, promuovono una settimana di iniziative in Europa ed invitano tutti coloro che stanno lottando contro l’accaparramento di terra ad unirsi a loro nel chiedere la fine di questo progetto e la restituzione delle terre ai pastori e ai contadini.
Giorno Lunedì 3 Marzo, alle ore 19 presso il CINECLUB DETOUR (via Urbana 107, Roma) ci sarà il lancio della campagna, con
- Aperitivo;
- Proiezione del video: Voci di Ndiael Prodotto dal Collettivo Walking On The South (WOTS?) con testimonianze delle comunità;
- Dibattito, con Stefano Liberti – Giornalista, autore di “Land Grabbing: come il mercato delle terre crea il nuovocolonialismo”, Mariam Sow (Enda Pronat - Senegal), Elhadji Thierno Cissé (Consiglio nazionale per la consultazione e la cooperazione rurale – CNCR - Senegal), Elhadji Samba Sow (Rappresentante del Collettivo dei villaggi del Ndiael - Senegal), Fatou Ngom (Action Aid Senegal), Roberto Sensi(ActionAid) e Giulia Franchi (Re:Common).
In questa pagina ( https://firmacontrolafame.actionaid.it/campagna/senegal/?sc=SEN06&utm_source=pinternsitoAA&utm_medium=pinternsitoAA&utm_campaign=senegal ) è già possibile firmare la petizione contro il progetto, oltre che guardare il video della campagna.
Vi chiediamo solamente di informarvi e, se condividete la rabbia, di firmare la petizione, facendola girare tra i vostri contatti.
Maggiore sarà la mobilitazione, più la Tampieri SpA sarà costretta a rendere conto di quello che sta facendo nella Riserva di Ndiael!
Grazie a tutti!