Cooperazione, i tagli all’8×1000, il premier Conte dimezza i fondi su la fame nel mondo e per i rifugiati
Era dai tempi di Berlusconi che il governo non rimetteva le mani nei fondi otto per mille dell’Irpef a gestione statale per coprire buchi o soddisfare esigenze emergenziali di vario genere. In passato - si legge su Info-Cooperazione, il blog degli operatori del settore - questa è stata una dinamica quasi consolidata che solo dopo l’intervento del ministro Riccardi (il primo ministro dela Cooperazione con il governo Monti) era stata parzialmente bloccata. Il fondo "otto per mille" è stato più volte oggetto dei bisogni della politica. Un portafoglio di emergenza da cui attingere per qualunque motivo o semplicemente per far quadrare i conti delle finanziarie. Dagli anni di Berlusconi in poi porzioni importanti di questi fondi sono stati utilizzati per le più disparate spese. Prima alla Protezione civile, poi per la flotta aerea, poi le avversità atmosferiche del 2012 e a seguire gli eventi alluvionali, atmosferici e le precipitazioni nevose verificatesi tra 2012 e 2014.
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