Il primo punto di criticità dell’accordo sollevato dai legali riguarda la forma. Il fatto che il governo aveva scelto di adottare un accordo in forma semplificata “ha permesso l’attuazione prima che arrivasse il via libera del parlamento”. L’accordo quindi, ad oggi, non è ancora formalmente entrato in vigore. Secondo l’avvocato di Rete Disarmo, “ciò ha comportato l’invio in Niger di circa 20 militari italiani sui 470 previsti prima che le Camere lo approvassero, o semplicemente conoscessero la natura della missione”. Per gli esperti, è stato così aggirato l’articolo 80 della Costituzione che per gli accordi internazionali prevede l’approvazione del parlamento.
www.info-cooperazione.it/2019/02/ecco-il-testo-degli-accordi-italia-niger/