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Firmata la nuova convenzione MAECI-AICS 2025-2027
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI) e l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) hanno firmato la Convenzione che regola i rapporti tra i due organismi nel triennio 2025-2027, al suo interno figurano anche informazioni relative ai bandi e ai contributi gestiti dall’AICS. Si tratta della nuova Convenzione che ricalca in molti punti quella sottoscritta nel 2022 per il triennio 2022-2024.
Nel testo si legge che l’Agenzia, nell’arco del triennio 2025-2027 dovrà conseguire i seguenti obiettivi:
1) entro il 30 giugno 2026 avviare la procedura pubblica per la concessione di contributi a “Iniziative sinergiche” proposte da OSC, Università ed enti pubblici di ricerca nel quadro del Technical Support Spending al Fondo Globale mediante l’utilizzo della piattaforma informatica “Sistake”, sviluppata nell’ambito del progetto “SvilupPa”, quale contributo alla necessaria azione di semplificazione, innovazione ed efficientamento delle procedure. Da notare che il collaudo di Sistake era già previsto dalla vecchia convenzione con scadenza dicembre 2022.
2) entro il 31 dicembre di ogni anno realizzare almeno tre audit ispettive presso le sedi all’estero dell’Agenzia. Anche questo obiettivo era già presente nella vecchia convenzione.
3) entro il 31 dicembre 2025 procedere ad un primo rilascio della intranet dell’Agenzia dove condividere, tra gli altri, strumenti e risorse tra i dipendenti al fine di proseguire la standardizzazione delle procedure di lavoro e l’utilizzo di modelli uniformi.
La nuova Convenzione introduce obiettivi più stringenti riguardanti la riduzione dei risconti di bilancio del 15% entro il 2027 rispetto al 2024, cioè fondi stanziati ma non spesi con monitoraggio annuale, relazioni dettagliate e azioni correttive obbligatorie. AICS dovrà provvedere alla chiusura amministrativa dei progetti a dono in base alla loro conclusione (anche a seguito di proroghe), in particolare:
- al 31 dicembre 2025 provvedere alla chiusura amministrativa del 100% dei progetti la cui conclusione era prevista entro il 31 dicembre 2015;
- al 31 dicembre 2026 provvedere alla chiusura amministrativa del 60% dei progetti la cui conclusione era prevista entro il 31 dicembre 2020;
- al 31 dicembre 2027 provvedere alla chiusura amministrativa del restante 40% dei progetti la cui conclusione era prevista entro il 31 dicembre 2020.
Obiettivi stringenti anche per quanto riguarda la cooperazione delegata, AICS dovrà infatti garantire, nell’arco del triennio, rispetto al triennio precedente, un incremento di almeno il 25% delle risorse acquisite per la gestione di iniziative di cooperazione delegata.
Il testo elenca poi una serie importante di scadenze che AICS dovrà rispettare:
- entro il 30 giugno 2026 sviluppare un banca dati centralizzata che permetta alla DGCS e all’Agenzia di visualizzare tutte le fasi dei progetti di cooperazione (dalla programmazione alla chiusura), inclusi i progetti affidati alle organizzazioni della società civile e i progetti di cooperazione delegata gestiti dall’Agenzia. La banca dati dovrà permettere, entro dicembre, di costruire report, grafici, diagrammi e mappe per area geografica, settore, canale d’intervento e altre informazioni d’interesse secondo criteri condivisi da DGCS e l’Agenzia.
- entro il 30 settembre 2026, sviluppare un modulo del proprio sistema gestionale dedicato alla Programmazione annuale dell’attività di cooperazione
- entro dicembre 2025 definire una metodologia di verifica e monitoraggio dei risultati qualitativi e quantitativi (con un focus sui beneficiari) raggiunti dalle attività di cooperazione allo sviluppo
- entro giugno 2026 contribuire attivamente alla finalizzazione del nuovo Piano di efficacia degli interventi.
Ma gli obiettivi più impegnativi riguardano sicuramente la revisione delle modalità di erogazione dei finanziamenti. DGCS chiede all’AICS di sviluppare una proposta di innovazione e revisione delle procedure comparative pubbliche per il finanziamento delle iniziative di cooperazione e di aiuto umanitario:
1) entro il 30 giugno 2026 elaborare sulla base delle indicazioni della DGCS, una proposta di innovazione e revisione delle procedure comparative pubbliche per il finanziamento delle iniziative realizzate dai soggetti di cui all’articolo 26 della legge istitutiva, avendo come obiettivi principali la loro semplificazione e velocizzazione, nonché il raggiungimento dei risultati alla base delle iniziative;
2) entro dicembre 2025 elaborare, in raccordo con la DGCS, una articolata proposta di modifica delle procedure per gli interventi di aiuto umanitario e in particolare per la selezione delle organizzazioni della società civile e affidamento degli incarichi per la realizzazione di iniziative di emergenza umanitaria di cui all’articolo 10 della legge istitutiva finalizzata a velocizzare le relative tempistiche, tenendo conto delle esperienze acquisite da ECHO e dagli altri principali organismi internazionali umanitari nonché di eventuali proposte delle organizzazioni della società civile;
3) entro il 30 giugno del 2026 pubblicare la procedura pubblica per il finanziamento (con risorse 2025 e 2026) di interventi di sostegno diretti alle popolazioni appartenenti a minoranze cristiane.
La seconda parte della Convenzione è dedicata alla ripartizione dei ruoli tra Ministero e Agenzia e alle modalità di collaborazione. Anche in questo caso si susseguono una serie importante di compiti che AICS dovrà portare a termine e diverse limitazioni e/o meccanismi di controllo da parte della DGCS.
Si precisa infatti che l’Agenzia può svolgere solo missioni all’estero esclusivamente a carattere tecnico-amministrativo, ferma restando la competenza primaria delle sedi all’estero dell’Agenzia circa monitoraggio, verifica e controllo delle iniziative, incluse quelle derivanti da procedure comparative pubbliche lanciate dall’Agenzia a favore di Enti Territoriali e Organizzazioni della Società Civile. Al fine di consentire un opportuno coordinamento e l’eventuale partecipazione della DGCS o di altri soggetti del sistema della cooperazione italiana allo sviluppo, l’Agenzia dovrà comunicare preventivamente alla DGCS il programma trimestrale delle missioni comprensivo del nominativo del responsabile e dell’oggetto della missione (entro il 30 novembre per il trimestre gennaio-marzo e così a seguire). Un rappresentante della DGCS partecipa alle Commissioni di valutazione per l’individuazione di titolari di sede e altro personale dell’Agenzia da destinare alle sedi all’estero dell’Agenzia e alla selezione dei dirigenti di livello generale.
Il documento contiene anche una serie di nuove indicazioni rispetto alle modalità con le quali si svolge l’istruttoria delle iniziative bilaterali e di quelle realizzate dalle organizzazioni internazionali e altri atti da trasmettere al comitato congiunto.
L’ultima parte del documento è dedicata alla gestione del personale dell’Agenzia e ai rapporti fra Agenzia, sedi all’estero dell’Agenzia e rappresentanze diplomatiche e consolari.
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