Questa settimana parliamo di cambiamenti che ci toccano da vicino: lavoro, consumi, lettura, viaggi. Ma ci interroghiamo anche su una situazione mondiale che certo non ci sta avvicinando a un futuro sostenibile.
Partiamo dagli impatti dell’accelerazione tecnologica, che porta le imprese a chiedere competenze nuove e difficili da trovare,
come racconta il focus di
Giuliana Coccia. Di tecnologia si è parlato molto anche nel
convegno annuale a Bologna dell’Afi, l’Associazione dei futuristi italiani, dedicato all’ all’impatto dell'intelligenza artificiale sugli scenari futuri. Ne riferisce
Maddalena Binda, con la cronaca di questa interessante giornata. Anche FUTURAnetwork era presente con una relazione di
Pietro Speroni di Fenizio che, partendo dal nostro volume
Mille schegge di intelligenza artificiale, ha esplorato i nuovi modi di gestire le diverse AI:
qui la registrazione del suo intervento.
Ma le tecnologie cambiano anche il nostro rapporto con la lettura: tra “remix” dei libri, contenuti social e biblioterapia,
Flavio Natale ci conduce attraverso questa evoluzione dell’esperienza di lettura tradizionale. Abbiamo anche affrontato le grandi sfide della geopolitica e della cooperazione internazionale sotto un duplice aspetto:
Luigi Di Marco nel blog “
Patto sul futuro" riferisce dell’apertura a Siviglia della quarta conferenza sulla finanza per lo sviluppo e degli appelli per la difesa del multilateralismo contenuti nei discorsi del segretario generale dell’Onu
António Guterres e del premier spagnolo
Pedro Sánchez. Ma a Siviglia non sono presenti gli Stati Uniti, ulteriore segnale di crisi nella collaborazione internazionale.
Nel suo
intervento,
Donato Speroni si interroga sulle leve politiche ed economiche che potrebbero fermare questo degrado, prendendo le mosse da una riflessione del filosofo Bertrand Russell nel suo volumetto del 1951
Nuove speranze per un mondo che cambia. Speroni non pretende certo di offrire le soluzioni, ma come allora è necessario affrontare un cambiamento irreversibile.
Esprime preoccupazione anche
Enrico Giovannini nella nuova puntata del podcast
Scegliere il futuro: sulla spinta di alcuni Paesi, l’Unione europea rischia pericolosi passi indietro sugli obiettivi climatici. Qualche giorno fa,
ricevendo il premio Key4Biz per il suo impegno nella transizione ecologica e digitale, il direttore scientifico dell’ASviS aveva sottolineato che puntare sulla sostenibilità conviene, anche per le imprese: lo confermano i risultati di chi ha scelto strategia sostenibili.
Nel frattempo, come racconta l’infaticabile Maddalena, la Cina ha stupito tutti perché in alcune province sta promuovendo la
settimana lavorativa di quattro giorni e mezzo per rilanciare l’economia attraverso una maggiore domanda interna di servizi: turismo, ristorazione, cura della persona. È la strada giusta per far crescere il Pil?
I giovani dell’Unicef, con un testo di
Lara Savini nel loro spazio
Ublog, riflettono sui rischi dell’
overtourism e sulla necessità di viaggiare in modo sostenibile. Essere turisti consapevoli è parte della soluzione, non del problema. E a proposito di viaggi,
su Instagram vi raccontiamo delle barche alimentate a energia solare usate dagli indigeni Achuar in Ecuador: un modello di mobilità sostenibile che, se ampliato, potrebbe trasformare la mobilità nel Paese (e non solo). Infine, come sempre, non mancano le curiosità nella rubrica
Viaggi nel futuro.
Buona lettura.
a cura di Andrea De Tommasi