I RICCHI, I POVERI E LA RAPINA CHE DEVE FINIRE - Giorgio Pagano - Città della Spezia 29 ottobre 2017
Una tabella pubblicata da “Forbes” evidenzia quali sono le prime cento economie mondiali in termini di Pil (Prodotto interno lordo). Tra queste, 37 sono multinazionali e 63 sono nazioni. Ai primi quattro posti ci sono naturalmente Stati Uniti, Cina, Giappone e Germania. Seguono, fino al 27° posto, le principali potenze europee, asiatiche, arabe, oltre ad Australia e Brasile. Dal 27° posto in poi è tutto un succedersi di Paesi emergenti e multinazionali.
“E’ un bel racconto del mondo, del nostro mondo -ha commentato la rivista “Africa”- nel quale la potenza si misura, oltre che dalla forza militare, dalla capacità di produrre la ricchezza”. L’economia batte la politica: ci sono molte imprese private che sono enormemente più potenti di molti Paesi. Certamente di quasi tutti i Paesi africani, esclusi il Sudafrica (33° posto), la Nigeria (43°) e l’Angola (86°). Tutti gli altri, a parte tre Paesi nordafricani -Egitto, Algeria e Marocco-, non compaiono tra i primi cento, sono nella seconda parte della classifica. Fanno parte del cosiddetto “ultimo miliardo”, quella fetta di popolazione mondiale considerata irrimediabilmente povera.
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