Il caso di Patrick Zaki e l’ambiguità delle relazioni tra Italia ed Egitto
Il parallelo è agghiacciante. Mentre sono trascorsi quattro anni di impunità per gli agenti di sicurezza egiziani che hanno torturato a morte il ricercatore italiano Giulio Regeni, dal Cairo arrivano notizie del giovane egiziano Patrick Zaki, studente all’università di Bologna, torturato con scosse elettriche dalle stesse forze di sicurezza. Questa volta, però, l’Italia e l’Europa devono farsi sentire di più: questa volta, deve andare meglio.
www.internazionale.it/opinione/catherine-cornet/2020/02/13/egitto-patrick-zaki-italia