In Sudan sale l’onda della rivolta contro Omar al Bashir
Lo sguardo di Adam Abdul Basit era inquieto. Le sue dita giocherellavano nervosamente con un accendino che aveva tra le mani. “Un vizio preso quando studiavo legge a Londra”, ha detto, quasi scusandosi di essere un fumatore, lui musulmano non praticante cresciuto in una famiglia bene del Sudan islamico.
Nonostante il luogo fosse sicuro, un albergo occidentale gestito da un greco nel centro di Khartoum, sapeva che i servizi di sicurezza hanno occhi e orecchie dappertutto.
I suoi timori erano fondati, e 72 ore dopo questa intervista è stato arrestato.