L’intesa impossibile al vertice europeo sui migranti
Dopo gli scambi di vedute ostili delle ultime settimane, i leader europei si sono incontrati il 20 settembre a Salisburgo, in Austria, per affrontare l’argomento che infiamma gli animi: l’immigrazione.
Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, ha provato a portare un po’ di razionalità nel dibattito, sottolineando che il numero di sbarchi clandestini in Europa è crollato, passando dai due milioni del picco del 2015 a meno di centomila nel 2018, per un continente abitato da più di mezzo miliardo di persone.
Il flusso, ha evidenziato Tusk davanti ai 28 capi di governo riuniti per una cena informale la sera del 19 settembre, si è ridotto anche rispetto ai dati precedenti al drammatico 2015. Anziché cercare di trarre vantaggi politici dalla situazione dovremmo concentrarci su ciò che funziona e avanzare insieme, ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo. Messo in questi termini, il concetto appare ragionevole.
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