Bentrovati. Proprio ieri, il 2 agosto, è stato dichiarato l’Earth overshoot day 2023, il giorno in cui le risorse annuali disponibili sulla Terra finiscono: da oggi fino alla fine dell’anno siamo perciò in debito con il nostro pianeta. Secondo gli esperti, se tutti vivessero come un cittadino italiano servirebbero 2,8 Terre per soddisfare i bisogni collettivi, mentre se parliamo degli Usa i pianeti salgono a cinque.

Gli effetti dello sfruttamento intensivo delle risorse sono sotto gli occhi di tutti, specialmente durante questa estate di caldo estremo. Un caldo che ha colpito non solo gli esseri viventi, ma anche le città. Instabilità delle strade e deterioramento degli edifici, binari del treno deformati, preoccupanti effetti sotterranei, tegole dei tetti che si sciolgono: questo è lo scenario attuale. Le infrastrutture devono diventare più resilienti, con soluzioni che vanno dagli spazi verdi sui tetti ai quartieri in legno. Ne parla Andrea De Tommasi nel focus di questa settimana.

Sempre di clima trattano due importanti interventi di questi ultimi giorni, con un’attenzione particolare rivolta al ruolo dei media: l’appello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia del Ventaglio, dove ha dichiarato di ritenere “sorprendenti” le discussioni sulla fondatezza dei rischi del cambiamento climatico; la lettera aperta di cento scienziati ed esperti (tra cui Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica, ed Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS) indirizzata agli organi di stampa. La richiesta è inequivocabile: “Spiegate chiaramente quali sono le cause della crisi climatica”.

Ma il dibattito sul clima non termina qui. In questa newsletter troverete anche una segnalazione su Riscrivere il futuro, il nuovo libro di Roberto Cingolani, ex ministro della Transizione ecologica del governo Draghi e attuale amministratore delegato di Leonardo. Il tema è di quelli che fanno discutere: di quali fonti energetiche dovremo avvalerci per un’adeguata transizione verde? Cingolani affronta i temi della “neutralità tecnologica”, l’allungamento del ruolo del gas e un possibile ricorso al nucleare. L’ex ministro riserva anche un duro attacco agli “ideologi della transizione”, ma le sue tesi sono controverse.

Sempre sul tema delle energie alternative segnaliamo l’intervento di Antonio Furlanetto, futurista e risk manager per Skopìa Anticipation Services, che nella rubrica video C’è futuro e futuro analizza criticità e tempistiche della tecnologia da fusione nucleare, conosciuta anche come “energia delle stelle”. Sarà davvero un toccasana per l’umanità? E se sì, quando arriverà?

Proseguiamo la nostra newsletter con la segnalazione del podcast Lezioni di futuro, prodotto dal Sole 24 ore e da Radio 24, curato dal giornalista Luca De Biase e da Giovannini. Il programma è dedicato agli studi sul futuro, che possono aiutarci a prendere decisioni più consapevoli “e talvolta sfidare lo scetticismo, per riuscire a innovare” e vuole contribuire alla creazione anche in Italia di un Istituto per lo studio dei futuri. De Biase e Giovannini ne parlano tra gli altri con Roberto Poli, università di Trento, cattedra Unesco sui sistemi anticipanti, e Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano.

Abbiamo anche un intervento di Remo Lucchi, presidente Advisory board Eumetra Mr, sull’importanza del senso civico e della relazionalità, due valori da veicolare attraverso i percorsi di formazione, sia scolastici che professionali.
Chiudiamo con le nostre altre rubriche. Giovannini chiede al governo di dimostrare “convinzione per affrontare la crisi climatica” durante l’appuntamento settimanale di Scegliere il futuro su Radio Radicale.

Nei Viaggi nel futuro si parla del rebranding di Twitter e delle ripercussioni in Indonesia, di nuovi vulcani e di un reality show a tema intelligenza artificiale.

Prima di salutarci, vi comunichiamo che la newsletter settimanale riprenderà dopo Ferragosto.

Buona lettura e buone vacanze.

a cura di Flavio Natale

Con il caldo estremo, non possiamo più costruire come in passato. Le città di tutto il mondo cercano soluzioni per migliorare la loro resilienza. E si torna a preferire il legno rispetto a mattoni e acciaio.

di Andrea De Tommasi

Interventi e interviste

Clima e media: gli appelli di Mattarella e degli scienziati per un’informazione più corretta

Il presidente della Repubblica ritiene “sorprendenti” le discussioni sulla fondatezza dei rischi del cambiamento climatico. Parisi, Giovannini e altri 98 esperti firmano una lettera aperta agli organi di stampa: “Spiegate chiaramente quali sono le cause della crisi climatica”. (Video e testi integrali)

di Flavio Natale

Come sta evolvendo la tecnologia dietro il cosiddetto nucleare pulito? Il futurista e risk manager per Skopìa Anticipation Services fa un quadro d'insieme e ci spiega criticità e tempistiche dei nuovi prototipi in progetto, tenendo presente che dal momento della scelta alla prima produzione di energia ci vorranno circa vent'anni.

video di Elis Viettone, montaggio e grafiche di Francesca Spinozzi