Bentrovati. Oggi il nostro viaggio parte dalle tecnologie innovative che possono rendere l’agricoltura più produttiva e resiliente agli effetti dei cambiamenti climatici: si comincia da droni e sensori (con le storie di due aziende italiane), si passa per tecniche come agrivoltaico e vertical farming, per arrivare al dibattito sulle applicazioni della genetica digitale avanzata. Di questo tratta il focus della settimana.

L'intelligenza artificiale alla fine non sostituirà i medici, ma i software di Ai potrebbero individuare il trattamento più efficace per un particolare paziente, ad esempio quale terapia antitumorale potrebbe funzionare meglio. Come definire però le responsabilità in caso di errore? Questi e altri temi nell’intervista di Maddalena Binda a ChatGpt. A proposito di salute, nella nuova puntata della rubrica video “C’è futuro e futuro” Francesco Brunori di Skopìa ci parla di quella che viene definita come medicina delle 4 P: predittiva, preventiva, personalizzata e partecipativa.

Tra gli altri materiali: quali sono i Paesi “più felici” del mondo secondo il World happiness report; New York verso il compostaggio obbligatorio dei rifiuti; il podcast di Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, su Radio Radicale, questa volta dedicato alle politiche sul clima e gli scenari di decarbonizzazione.

Due aggiornamenti dai blog: Micol Burighel di Ferpi spiega perché nella gestione dell’acqua è decisivo coinvolgere i cittadini, mentre su Next Generation Schools, a cura del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 4, si parla di ambienti di apprendimento multisensoriali.

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a cura di Andrea De Tommasi

Dai droni ai sensori, dall’agricovoltaico al vertical farming, come cambierà il lavoro agricolo nell'arco dei prossimi anni, anche per far fronte ai cambiamenti climatici.

di Andrea De Tommasi

Nella sesta puntata di “Interviste al futuro” riflettiamo con ChatGpt sulle opportunità offerte dall’Ai in ambito sanitario, dalle diagnosi precoci e le terapie personalizzate all’assistenza per le persone anziane.

a cura di Maddalena Binda

Nel 2050 l'Italia avrà tre milioni di anziani non autosufficienti in più e una spesa per la long term care per gli over 80 che raddoppierà. Il responsabile di Skopia education e Laboratori di futuro prova a immaginare una medicina con approccio personalizzato, che oltre al bene del paziente riduca il rischio di burnout del personale sanitario.

video di Elis Viettone, montaggio e grafiche di Francesca Spinozzi