L’EUROPA SENZA POLITICA DI FRONTE AI FLUSSI MIGRATORI
Da più di trent’anni l’Europa è terra di destinazione di grandi migrazioni; oggi questa constatazione è sempre più vera.
L’Unione Europea, infatti, è lo spazio che accoglie più migranti nel mondo.
La guerra che sconvolge e che devasta da più di tre anni il Medio Oriente fa fuggire migliaia e migliaia di Iracheni, Siriani e Libanesi.
Senza contare poi la Libia, divenuta un vero e proprio campo di battaglia.
Non si intravede nel breve termine una riduzione dei flussi migratori se teniamo conto anche della crisi in Ucraina e le diverse situazioni di instabilità che gravano sull’Africa.
Alla fine di agosto 2014 l’Italia registrava un record assoluto di immigrati e in Grecia questi sono aumentati di una volta e mezza rispetto al 2013.
Nonostante questo scenario l’Unione Europea non pone questa questione fra le sue priorità, e l’Italia reclama senza successo un’azione più decisa e risolutiva.
L’Unione Europea assegna meno dell’1% del suo bilancio alla questione immigrazione e i risultati si vedono.
Soltanto una politica seria e comune sarebbe in grado di affrontare questi flussi migratori, mentre invece ogni paese va per conto suo, coperto spesso dalle inappropriate regole di Schengen.
I paesi del Sud della UE rimangono inevitabilmente in prima linea di fronte alle vecchie imbarcazioni che percorrono la riva sud del mediterraneo seminando morti.
La verità è che nessuno da solo può fermare e affrontare questo flusso, è interesse e priorità dell’Unione Europea non chiudere gli occhi e non scappare.
A CURA DELLA SEGRETERIA DI JANUAFORUM