Libera Liguria: "al fianco dei Vescovi Liguri e del loro messaggio di Pace e Solidarietà".
Riceviamo e pubblichiamo
Abbiamo letto con piacere il messaggio dei Vescovi Liguri per l'accoglienza dei profughi, apprezzandone i toni e i contenuti. Solo pochi giorni fa il nostro Presidente, Don Luigi Ciotti, in occasione della giornata internazionale del rifugiato ha richiamato tutti ad una maggiore responsabilità, nelle parole come nelle azioni: “Si sente parlare di scabbia, di topi, di spazzatura. S'invocano interventi militari. Al Papa che chiede perdono per chi alza i muri reali e mentali, si risponde arroganti di non avere nulla di cui farsi perdonare. La ricerca del consenso, cioè del potere, è ormai la peste del nostro tempo. Peste che imbarbarisce i linguaggi, inaridisce i cuori e svuota le coscienze”.
Facendo nostre le parole di Don Luigi, ci schieriamo con forza al fianco dei Vescovi Liguri e di tutti coloro che, in queste settimane difficili, cercano di fare la propria parte per affrontare la situazione senza perdere di vista la dignità delle persone.
Per questo invitiamo a sottoscrivere la petizione “Riprendiamoci la parola”:
https://www.change.org/p/lettera-aperta-riprendiamoci-la-parola?just_created=true#petition-letter .
Desideriamo concludere sempre con le parole di Don Luigi Ciotti: “nessuno può essere condannato a vita dal suo luogo di nascita. Un mondo dove viene negata la possibilità dell'oltre e dell'altrove, è un mondo che nega la speranza e la conoscenza, cioè la dignità stessa della persona. Per riaffermarla dobbiamo partire proprio da loro - dai migranti e dai profughi respinti e esclusi. Sono loro a darci le coordinate del futuro, a guidarci a un mondo dove staremo tutti meglio, riconoscendoci diversi come persone e uguali come cittadini”.