L'Italia non sia complice di guerre e violazioni dei diritti umani: difendiamo la legge 185!

13.04.2024 16:17
 

La finanza etica sceglie di non sostenere il settore degli armamenti, coerentemente con il dettato della nostra Costituzione che ripudia la guerra. Non è un caso, dunque, che molte delle realtà che hanno contribuito alla nascita di Banca Etica siano state promotrici di una legge, ritenuta una delle più avanzate a livello internazionale, che regola l’export di armamenti italiani: si tratta della legge 185/90 che impone meccanismi di controllo e trasparenza, obbligando il governo a consegnare ogni anno al parlamento una relazione pubblica, contenente tutti i dati sull’esportazione di armi e la lista delle cosiddette “banche armate”.

Oggi quella norma è sotto attacco.
Al parlamento è in discussione un ddl che svuota la 185 delle sue prerogative più preziose : l’approvazione degli emendamenti proposti dalla maggioranza porterebbe alla sottrazione dal controllo di Parlamento, società civile e opinione pubblica di informazioni precise e dettagliate – oggi presenti nella Relazione annuale ufficiale – sulle esportazioni dei materiali militari autorizzate e svolte dalle aziende. Ma non solo. La conferma e l’eventuale applicazione di un emendamento proposto consentirebbe inoltre di eliminare ogni informazione riguardo gli istituti di credito che traggono profitti dal commercio di armi verso l’estero, inclusi Paesi autoritari e coinvolti in conflitti armati, sottraendo ai risparmiatori il diritto di sapere.

Lo scorso 4 aprile la nostra Presidente Anna Fasano è stata in audizione davanti alle Commissioni riunite Esteri e Difesa alla Camera dei Deputati per esporre le ragioni del nostro no alle modifiche proposte per la Legge 185/90:

Cancellare questo presidio di trasparenza sarebbe in contraddizione con gli indirizzi dell'Europa, che vuole i consumatori degli Stati membri sempre più liberi di fare scelte consapevoli sul mercato, incluso quello dei prodotti bancari e finanziari".

 
Cosa puoi fare per difendere la legge 185
Insieme a tante realtà socie di Banca Etica abbiamo dato vita alla campagna “Basta favori ai mercanti di armi!”

Cosa puoi fare per sostenerla?

✔️Firma la petizione popolare;

✔️ condividila, invitando altre persone a sottoscriverla;

✔️ segui la diretta streaming dell’evento di mobilitazione che si terrà a Roma, presso la sede di Libera, il 17 aprile a partire dalle 11

Scopri le altre azioni grazie alle quali puoi sostenere questa importante battaglia di civiltà in un momento storico segnato da una pericolosa china bellicista.
 

La finanza etica sceglie di non sostenere il settore degli armamenti, coerentemente con il dettato della nostra Costituzione che ripudia la guerra. Non è un caso, dunque, che molte delle realtà che hanno contribuito alla nascita di Banca Etica siano state promotrici di una legge, ritenuta una delle più avanzate a livello internazionale, che regola l’export di armamenti italiani: si tratta della legge 185/90 che impone meccanismi di controllo e trasparenza, obbligando il governo a consegnare ogni anno al parlamento una relazione pubblica, contenente tutti i dati sull’esportazione di armi e la lista delle cosiddette “banche armate”.

Oggi quella norma è sotto attacco.
Al parlamento è in discussione un ddl che svuota la 185 delle sue prerogative più preziose : l’approvazione degli emendamenti proposti dalla maggioranza porterebbe alla sottrazione dal controllo di Parlamento, società civile e opinione pubblica di informazioni precise e dettagliate – oggi presenti nella Relazione annuale ufficiale – sulle esportazioni dei materiali militari autorizzate e svolte dalle aziende. Ma non solo. La conferma e l’eventuale applicazione di un emendamento proposto consentirebbe inoltre di eliminare ogni informazione riguardo gli istituti di credito che traggono profitti dal commercio di armi verso l’estero, inclusi Paesi autoritari e coinvolti in conflitti armati, sottraendo ai risparmiatori il diritto di sapere.

Lo scorso 4 aprile la nostra Presidente Anna Fasano è stata in audizione davanti alle Commissioni riunite Esteri e Difesa alla Camera dei Deputati per esporre le ragioni del nostro no alle modifiche proposte per la Legge 185/90:

Cancellare questo presidio di trasparenza sarebbe in contraddizione con gli indirizzi dell'Europa, che vuole i consumatori degli Stati membri sempre più liberi di fare scelte consapevoli sul mercato, incluso quello dei prodotti bancari e finanziari".

 
Cosa puoi fare per difendere la legge 185
Insieme a tante realtà socie di Banca Etica abbiamo dato vita alla campagna “Basta favori ai mercanti di armi!”

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