Una delegazione della COREIS Italiana formata dal presidente, l'imam Yahya Pallavicini, dal segretario generale Abd al-Ghafur Masotti e da sua moglie Fatima, ha partecipato a Roma dal 6 al 7 ottobre 2021 al XXXV incontro internazionale interreligioso promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, fondata da Andrea Riccardi, intitolato “Popoli Fratelli, Terra Futura”, con i leader delle religioni mondiali e rappresentanti del mondo istituzionale e culturale da più di 40 Paesi del mondo.
Nel pomeriggio del 6 ottobre il Convention Center “La Nuvola” ha ospitato l’assemblea inaugurale introdotta dal Presidente del Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, che ha invitato ad un rinnovato sforzo delle fedi, raccogliendo la sfida del mondo post-pandemico, per “ascoltare l’invocazione di pace e di bene e farsene portavoce davanti a Dio, agli uomini e alle donne del nostro tempo”.
Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno, ha voluto esprimere un particolare apprezzamento per il “paziente lavoro di tessitura del Sant’Egidio che, avvicinando in fraternità contesti e scenari lontani, fa sì che a donne e uomini provenienti dai più disparati angoli del mondo possa essere dato un futuro di dignità e di Pace”. “La parola di Pace – continua il Ministro – è quella che mette al centro del suo discorso la cultura della comprensione reciproca e le dà anima con la ‘sapienza del cuore’, affidandosi, come ha sempre fatto, alla volontà di dialogo”.
Il Ministro dell’Interno ha voluto poi ricordare che, “nei riguardi della religione islamica, il rispetto e la necessità di comprensione hanno portato alla istituzione della Consulta per l’Islam, un Organismo nato per ricercare, insieme e con trasparenti intenzioni, le strade di una convivenza pacifica”.
All'incontro di Sant'Egidio a Roma, in rappresentanza dell'Islam italiano, erano presenti anche il segretario generale del CICI Abdellah Redouane e il presidente dell'UCOII Yassine Lafram.
Il Ministro della Tolleranza e della Convivenza Religiosa degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Nahyan bin Mubarak Al Nahyan, ha continuato parlando della necessità di una “nobile ricerca della fratellanza umana”, sull’esempio della Dichiarazione di Abu Dhabi firmata nel 2019 da Papa Francesco e dal grande Imam di Al-Azhar. Il Ministro ha poi concluso auspicando “azioni e risultati che scatenino il potere della tolleranza e della fratellanza umana per cambiare i cuori e le menti, identificando strategie che portino i governi e gli individui a praticare la tolleranza e la libertà religiosa”.
“La pandemia ha insegnato al mondo la totale interdipendenza dell’umanità - ha affermato Rav Pinchas Goldschmidt, presidente della Conferenza dei Rabbini Europei - che si deve manifestare anche nella nostra cura per l’ambiente. Anche in questo caso, ci viene chiesto di unire gli sforzi con i coabitanti del nostro pianeta per assicurare che questo bellissimo mondo, che Dio ha creato, sia abitabile per le generazioni a venire”.
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