Si è svolto dal 16 al 18 ottobre al Centro Congressi della Curia Generalizia della Compagnia di Gesù a Roma il forum internazionale “Faith Action for Children on the Move” organizzato dal network interreligioso Arigatou International sul tema del sostegno ai minori migranti, attualmente nel mondo 50 milioni secondo le statistiche.

Il Forum riunisce una piattaforma eterogenea di un centinaio di organizzazioni religiose e ONG, e la quattro giorni di Roma è servita per definire un Piano di Azione per la tutela da ogni forma di violenza su minori e bambini profughi, deportati e rifugiati.

Dopo incontri propedeutici svoltisi nel corso dell’anno a Roma, New York e Ginevra, a Roma un’attenzione particolare è stata alle esigenze di natura spirituale e religiosa, in un'ottica di sensibilità interreligiosa. Sicuramente una novità positiva e attesa nell’ambito degli aiuti umanitari. Come coinvolgere direttamente i bambini e i giovani nelle scelte e nelle decisioni da far convergere in un piano di azione condiviso in vista del 2019, trentennale della Carta Internazionale dei Diritti dell’Infanzia?
 

La COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, presente nel comitato locale di accoglienza, ha contribuito con Mulayka Enriello, responsabile per l’Educazione e membro del CdA, intervenuta durante le sessioni di apertura e chiusura:

"Il viaggio, la migrazione, il pellegrinaggio di ritorno verso un Centro spirituale sono esperienze fondanti della vita religiosa. Il primo torto che subiscono i bambini oggetto di deportazioni forzate ed esperienze traumatiche di fuga dai luoghi di conflitto è proprio quello di vedersi negato l’aspetto positivo e sano di questa esperienza, che in tutte le Tradizioni spirituali e religiose è tappa importante dello sviluppo spirituale della persona".

"Sarebbe importante quindi da parte dei rappresentanti religiosi ribadire l’importanza di un rispetto e di una tutela per la sacralità dello statuto del viaggiatore, una conoscenza che già da sola permetterebbe di arginare molte delle forme di sopruso e violenza che oggi purtroppo subiscono bambini e adulti in questa condizione. Ci auspichiamo di proseguire la collaborazione soprattutto sul ruolo del dialogo interreligioso nella prevenzione al radicalismo, tra le maggiori sfide anche per la tutela dei minori non accompagnati".

 

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