Il sistema alimentare globale ha continuato a funzionare bene, ma un numero crescente di persone è ricacciato ai margini. Anche per non lasciare nessuno indietro è necessario dotarsi di strumenti per disegnare il futuro.
di Donato Speroni
Per l’Economist, il fatto che il cibo abbia continuato ad arrivare sulle nostre tavole, nonostante la crisi globale da Covid–19, è un vero e proprio “miracolo capitalistico”.
Non riflette infatti un piano monolitico, ma la capacità di una catena di fornitura da 8mila miliardi di dollari di adattarsi a una realtà nuova, con milioni di imprese che hanno fatto spontaneamente le loro scelte, dal cambiamento dei fornitori di riso in Asia al rifornimento dei congelatori.
La perorazione dell’Economist contiene un messaggio: i Governi non devono rispondere alle preoccupazioni alimentari con politiche protezionistiche, come avvenne nel 2007–2008, provocando alla fine un rialzo dei prezzi che in molti Paesi in via di sviluppo, a cominciare dal mondo arabo, mise in moto rivolte per il cibo. È necessario che il sistema continui a funzionare.
Questo significa che i governi devono tenere a freno i propri nervi e lasciare che il sistema alimentare sia un business aperto. Vuol dire consentire visti e controlli sanitari ai lavoratori migranti e aiutare i poveri con denaro contante e non con scorte di cibo.
Il giornale inglese non si nasconde che, se pure il sistema ci ha assicurato i rifornimenti, la pandemia ha fortemente aumentato i rischi di povertà alimentare. Già prima dell’esplodere del Coronavirus la situazione stava peggiorando: il rapporto “State of food security and nutrition in the world”, redatto da cinque agenzie delle Nazioni unite (Fao, Unicef, Oms, World food programme e International fund for agricultural development) e presentato il 15 luglio 2019 a New York, nel corso dell’ultimo High level political forum di verifica sull’attuazione dell’Agenda 2030, avvertiva che nel 2018 circa 820 milioni di persone hanno sofferto la fame, nove milioni in più rispetto al 2017, un aumento registrato per il terzo anno consecutivo.
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