Dall’Italia era presente l’imam Yahya Pallavicini, presidente della COREIS Italiana, assieme al mufti dell'Egitto Shawki Allam, al Ministro per gli Affari Islamici del Pakistan Nur al-Haqq Qadiri, al presidente del consiglio Algerino per gli affari islamici GhoulamAllaha, oltre a delegati da Indonesia, Malesia, Singapore, Australia, India, Bangladesh, Senegal, Libano, Algeria, Tunisia. Dall'Europa erano presenti i mufti dal Kosovo, Bulgaria, Bosnia, Croazia, Slovenia, Crimea, Russia, Grecia, Lituania.
L'auspicio generale del convegno è stato, secondo gli organizzatori, quello di “ritornare tutti allo stesso nome, con il quale Iddio ci ha chiamato, riemergendo dagli stereotipi di etichette settarie che rischiano di frammentare la comunità islamica”. Per raggiungere questa unità si è discusso di come “dialogare fraternamente tra musulmani evitando di accusarsi vicendevolmente di eresia e rigettando ogni settarismo”. |
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