Raffaelli, «L’Europa abbia un ruolo attivo nei processi di pace»
Un dialogo con il presidente di Amref che di fronte alle politiche securitarie e alla narrazione mainstream del fenomeno migratorio ricorda come «aiutarli a casa loro non vuol dire chiudere i porti ed erigere muri, anzi…». E ricorda anche il «famoso piano Marshall per l’Africa, di cui si parla da tempo senza che si concretizzi nulla»
«Aiutiamoli a casa loro è uno slogan che non solo dobbiamo rivendicare ma del quale dovremmo chiedere che se ne rispetti il significato originario, quello che come Ong presente e attiva in Africa da anni avevamo dato a queste parole: supportare e implementare tutti gli elementi strutturali che rendono possibile migliorare le condizioni delle popolazioni africane, perché la migrazione sia una scelta, una chance, e non un obbligo. Aiutarli a casa loro non vuol dire chiudere i porti ed erigere muri, anzi…». Mario Raffaelli, presidente Amref, non usa mezzi termini di fronte alle politiche securitarie e alla narrazione mainstream del fenomeno migratorio.