Onorevoli Senatrici e Senatori
Onorevoli Deputate e Deputati
Oggetto: Risoluzione parlamentare sulla guerra all’Ucraina e il negoziato politico
In questa complicata e confusa fase della guerra di aggressione della Russia all’Ucraina, ci sembra opportuno che il Parlamento eserciti nuovamente la propria funzione di indirizzo politico, individuando con chiarezza i fini che il Governo intende perseguire con il doveroso sostegno all’Ucraina.
Sembra infatti che tra i Paesi alleati stia prendendo sempre più spazio una volontà diversa e aggressiva rispetto a quella di difendere l’Ucraina dall’aggressore, quasi confermando la stessa logica di potenza, costi quel che costi al popolo ucraino e senza aver valutato e definito un piano finale con obiettivi precisi e condivisi.
Sembra che sia diminuito l’interesse per la via del dialogo politico e della negoziazione per la pace. Ci si nasconde dietro al rifiuto o al “non è il momento” che viene dal Cremlino per accantonare l’azione diplomatica, che per sua natura deve essere costante, ostinata, audace, e lasciando in second’ordine, quasi dimenticandolo, l’obiettivo principale che deve rimanere quello di trattare tenacemente la pace, senza scoraggiarsi di fronte agli ostacoli.
Sembra che si stia rinunciando troppo presto a seguire la strada maestra della ridefinizione, con trent’anni di ritardo dopo il crollo dell’URSS, di un ordine mondiale condiviso, con istituzioni internazionali funzionanti, che rispecchi l’attuale realtà del mondo e non quella del 1946, metta le basi per una nuova convivenza pacifica e collaborativa e allontani l’idea di una nuova contrapposizione che rafforzerebbe il continuo riarmo invece di riprogrammare un disarmo concordato, a discapito di ben più impellenti e importanti finalità, da tutti nobilmente rappresentate e sottoscritte negli obiettivi dello sviluppo sostenibile.
Sembra che l’Ue stia perdendo la propria voce, delegandola ad altre alleanze, o esprimendola debolmente ed inefficacemente attraverso singoli leader. Se all’inizio dell’invasione russa si è vissuta la sentita aspirazione ad una maggiore unità dei paesi e dei popoli europei, i leader non hanno saputo coglierla pienamente per vivificare il cammino di integrazione europea e accelerarlo, anche al fine di poter contribuire alla pace globale, come l’abbiamo vissuta nel nostro continente per 75 anni.
Sembra che l’Italia non stia assumendo alcun ruolo leader, limitandosi alla fedeltà e lealtà all’Alleanza atlantica ed all’alleato principale. Eppure, nella stessa Alleanza e senza venire meno alla lealtà, potrebbe e dovrebbe assumere “in condizioni di parità con gli altri Stati” un ruolo significativo e di prima fila nella definizione dell’indispensabile duplice direzione di sostegno all’Ucraina aggredita e di dialogo politico con la Russia, Stato aggressore ma indispensabile per il negoziato. L’Italia non può rimanere ai margini e deve saper giocare in ogni sede tutto il proprio capitale politico e diplomatico che non ha nulla da invidiare agli altri Stati.
Chiediamo quindi a voi Deputate e Deputati, Senatrici e Senatori della Repubblica di presentare e approvare una Risoluzione che impegni il Governo a: