'Still recording' mostra la quotidianità della guerra in Siria
I due giovani siriani Saeed Al Batal e Ghiath Ayoub, che hanno presentato Still recording quest’anno alla Biennale di Venezia, volevano usare la videocamera come un’arma e raccontare la guerra. L’oggetto ha poi preso il sopravvento sui suoi creatori.
Potrebbe essere un film di ragazzi con i capelli lungi che fumano sigarette, si riprendono tra di loro, costruiscono una sala di registrazione per il loro gruppo, organizzano mostre. Un film dove si incontrano persone per strada molto buffe. Un uomo che corre senza sosta, una donna che racconta la sua vita all’obiettivo sperando che sua madre la veda in tv.
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