QUESTA SETTIMANA: Ed ecco la giornata internazionale della felicità...
Non è così fuori luogo come può sembrare, perché ci ricorda l’impegno mondiale a trovare nuovi modi di promuovere e valutare il benessere individuale e collettivo “oltre il Pil”. Solo così potremo ripartire verso un mondo sostenibile. Il lavoro dell’Alleanza e l’offerta di materiali on line.
di Donato Speroni
L’International day of happiness che si celebra proprio nel giorno di uscita di questa newsletter può suonare oggi anacronistico. L’organizzazione delle Nazioni unite quest’anno ha adeguato il messaggio alla situazione di emergenza, costruendo la sua pagina per la ricorrenza del 20 marzo 2020 su tre parole d’ordine adatte a questi tempi: Keep Calm. Stay Wise. Be Kind:
Mantieni la calma. Resta saggio. Sii gentile. Nel momento in cui affrontiamo tutti insieme una crisi globale, cerchiamo modalità positive per badare a noi stessi e a tutti gli altri.
Questa frase non eviterà che molti vedano nella Giornata della felicità una conferma della vuota retorica di molte celebrazioni proclamate dall’Onu. Ma non è così, non solo perché il senso di happiness è un po’ diverso da “felicità”, non indica la ricerca di una gioia passeggera, ma la soddisfazione per la propria vita. Interrogato su quale fosse stato per lui il momento più felice, il Dalai Lama ha risposto: “Adesso”, a conferma di una esistenza pienamente vissuta in ogni momento del passato e del presente. Inoltre, la giornata della felicità, istituita dall’Assemblea generale dell’Onu nel 2012 su pressione del piccolo regno del Bhutan, è l’occasione per la presentazione ogni anno di studi molto interessanti e più che mai attuali, che il nostro sito non ha mancato di segnalare.
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a cura di Elita Viola e Flavio Natale
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