“Structures of sin”.
Nel suo intervento all’evento centrale del Festival dello sviluppo sostenibile, l’economista Jeffrey Sachs ha ricordato una frase di Papa Giovanni Paolo II per definire le forze che rallentano la transizione a un mondo più sostenibile, più pulito e più giusto. Siamo abituati a pensare ai peccati come a degli atti individuali. Ma esistono vere e proprie “strutture del peccato”, orientate a impedire il progresso verso il bene.
Con questa espressione Sachs si è riferito soprattutto alla esigua minoranza dei più ricchi che non intende rinunciare ai propri privilegi. Ha parlato innanzitutto degli Stati Uniti (“Donald Trump non era solo uno psicopatico, ma l’espressione di forze potenti”) e ha poi allargato il discorso a tutto il mondo: “Basterebbe prelevare una piccola parte dei profitti annuali delle cinquecento persone più ricche per garantire a tutti i bambini l’accesso a scuola e per vaccinare tutti contro il Covid”.