Colombia, la guerra delle Farc è ricominciata tra proteste popolari, repressioni violente contro i nativi
L’enorme sciopero nazionale di giovedì scorso - si legge in un bel reportage dalla Colombia, pubblicato da RemoContro, la virtù del dubbio - ma la mobilitazione del popolo colombiano contro il governo di Iván Duque prosegue. E insieme alle proteste, continuate con scontri e blocchi stradali, è seguita, inasprendosi, anche la repressione. «Per garantire la sicurezza di tutti gli abitanti della capitale», la nobile motivazione del sindaco di Bogotà, Enrique Penalosa, che impone coprifuoco dalle nove di sera, «annunciando il dispiegamento di 4mila soldati e di diversi corpi della polizia, i quali avrebbero eseguito già 230 arresti per gli atti vandalismo registrati in vari punti del paese», come precisa Claudia Fanti, giornalista, collaboratrice di RemoContro, del settimanale Adista, de “il manifesto” e altre testate, esperta di movimenti ecclesiali e sociali dell’America Latina e di ecoteologia, è co-fondatrice dell’Associazione Amig@s Movimento Senza Terra Italia e co-curatrice dell’edizione italiana dei Testi dell’Agenda Latinoamericana.