L’economia circolare può ridurre l’insicurezza delle materie prime

04.11.2021 10:34
 
L’Atlante sui rischi climatici, Fratelli tutti: una fondazione per costruire il futuro, comunicazione della sostenibilità e Pnrr, l’idrogeno visto dal passato.

In un recente rapporto, l’Agenzia internazionale dell’energia ha stimato che le forniture di minerali critici essenziali per le tecnologie chiave dell'energia pulita, come i veicoli elettrici e le turbine eoliche, dovranno aumentare drasticamente nei prossimi decenni. Un obiettivo che secondo l’organizzazione può essere raggiunto diversificando le filiere, promuovendo l’innovazione tecnologica ma soprattutto creando un quadro abilitante per l’economia circolare, per passare dall’estrazione al riutilizzo e al riciclo delle materie prime. Ma fino a che punto questa prospettiva è realistica? E che cosa significa per i Paesi, in particolare quelli in via di sviluppo, le cui economie si basano sulle attività estrattive? Sono questi i temi affrontati nel focus della settimana, che indaga anche il percorso dell’Unione europea, e dell’Italia, in materia di economia circolare.
Flavio Natale ha esaminato l’Atlante dei rischi climatici per i Paesi del G20, pubblicato dal Cmcc alla vigilia del vertice di Roma. Senza un’azione urgente per ridurre le emissioni, in Europa i decessi legati al calore estremo potrebbero raggiungere, entro il 2100, la quota di 90mila l’anno. “Confidiamo che sulla strada verso la transizione sostenibile, i cambiamenti climatici saranno considerati come un pilastro fondamentale dell’agenda politica”, scrivono gli autori.
Qui, invece, una segnalazione di Giulia Gallo sulla Fondazione vaticana Fratelli tutti, che si ispira all’enciclica di Papa Francesco e punta a coinvolgere personalità del mondo delle imprese, delle istituzioni e anche della politica nella elaborazione di proposte sul futuro. Un post dal blog di Ferpi, a firma della presidente Rossella Sobrero, si concentra sul ruolo della comunicazione per accompagnare il processo di attuazione del Piano di ripresa e resilienza. Infine, per la rubrica Il futuro visto da ieri, un articolo del 1974, pubblicato sulla rivista scientifica Sapere, in cui Riccardo Galli approfondisce le conseguenze di un impiego industriale dell’idrogeno.


a cura di Andrea De Tommasi
 
Focus

L’economia circolare può ridurre l’insicurezza delle materie prime

Per soddisfare le esigenze di crescita sostenibile e diversificare le fonti di approvvigionamento serve una forte innovazione dei nostri sistemi produttivi. Anche nei Paesi in via di sviluppo.
di Andrea De Tommasi [Continua a leggere]

 
Notizie
Cmcc: nel 2100, le ondate di calore in Ue potrebbero causare 90mila decessi l’anno

Secondo l’Atlante sui rischi climatici, una mancata azione dei G20 potrebbe generare conseguenze disastrose. Perdite di Pil, insicurezza alimentare, aumento delle temperature. Per l’Italia, a rischio soprattutto le zone costiere: effetti significativi su turismo e fauna selvatica.
di Flavio Natale
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La Fondazione vaticana Fratelli tutti per un nuovo umanesimo

Sulla scia dell’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco è nata la Fondazione che porta lo stesso nome, presentata in un’intervista dal cardinale Gambetti, per la realizzazione in modo sinodale di progetti, percorsi ed eventi per costruire il futuro insieme.
di Giulia Gallo
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Blog

Comunicazione della sostenibilità e Pnrr

Per promuovere il cambiamento attivato dal Piano, saranno fondamentali nuove strategie comunicative, favorendo il dialogo tra diversi attori sociali. Cresce la consapevolezza di una necessaria cooperazione tra imprese, enti del terzo settore, pubblica amministrazione.
di Rossella Sobrero
[Leggi il blog di Ferpi]

 
 
 
Il futuro visto da ieri

L'idrogeno: un nuovo combustibile per una nuova economia

Lo scrittore scientifico Riccardo Galli, in un articolo pubblicato nel 1973, approfondisce le possibilità di impiego industriale dell'idrogeno. Tratto dagli archivi della rivista Sapere, attualmente pubblicata da Edizioni Dedalo.

 
Voci dal futuro
di Flavio Natale
  • Parlare alle balene. Un team interdisciplinare di scienziati ha lanciato il progetto Ceti (Cetacean translation initiative), con l'obiettivo di decodificare e comunicare con i capodogli. L'iniziativa, riportata da Hakai Magazine, si servirà dell'intelligenza artificiale per comprendere il linguaggio delle balene. Nello specifico, il team vorrebbe decodificare i suoni che i capodogli usano per comunicare tra loro, noti anche come "coda". Per riuscirci, i ricercatori intendono usare il Pnl, ovvero “l’elaborazione del linguaggio naturale”, campo dell’intelligenza artificiale che si concentra sull’interpretazione della lingua scritta e parlata.
  • Da Facebook a Meta. È ufficiale: il nuovo nome di Facebook sarà Meta. Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Facebook, lo ha annunciato a Connect, la conferenza dell’azienda dedicata ai prodotti di realtà aumentata e virtuale. Nelle sue osservazioni conclusive, riportate da Futurism, Zuckerberg ha dichiarato che l’azienda si sta concentrando sullo sviluppo di un metaverso (secondo Gene Park, giornalista del Washington Post, il metaverso sarebbe un luogo virtuale i cui attributi principali sono “l'essere sempre vivo e persistente – con eventi sia pianificati che spontanei – capaci di fornire un'esperienza che operi dentro e fuori le piattaforme virtuali”). “Nel tempo spero che saremo visti come una società del metaverso”, ha detto Zuckerberg. “Voglio ancorare il nostro lavoro e la nostra identità a ciò che stiamo costruendo. La nostra missione rimane la stessa; si tratta ancora di riunire le persone”.
  • Scarsità energetica. Stephen Schwartzman, Ceo di Blackstone, ha lanciato un allarme sui possibili disordini sociali che potrebbero scaturire dall'aumento dei prezzi dell'energia. Secondo un’intervista rilasciata da Schwartzman alla Cnn, la carenza di gas e petrolio condurrà a una crisi sociale su scala planetaria. “Avremo persone molto infelici in tutto il mondo, non soltanto nei mercati emergenti, ma anche nel mondo sviluppato. Quello che succederà... è che si creeranno autentici disordini”. I prezzi del petrolio e del gas sono infatti saliti alle stelle. Negli Stati Uniti, il petrolio ha raggiunto il record di oltre 85 dollari al barile (tetto che non veniva superato da oltre sette anni). Allo stesso modo, il prezzo della benzina per i veicoli a motore si è attestato a una media di quasi 3,40 dollari al gallone (poco meno di un dollaro al litro, ma che per gli Usa è molto). “Ci ritroveremo in una condizione di scarsità energetica", ha dichiarato Schwartzman. “E quando si registra una carenza, l’energia costa di più. Molto di più”.
 
Il progetto FUTURAnetwork.eu nasce su iniziativa dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), per rispondere all'esigenza di orientare le scelte di oggi, comprese quelle volte a “far ripartire” il Paese dopo la crisi da COVID-19.

La scelta del nome sta a rappresentare sia la molteplicità dei futuri possibili (“futura”, plurale della parola latina “futurum”), sia l’intenzione di valorizzare in modo non episodico le tante esperienze e competenze esistenti, anche nel nostro Paese. Per questo, FUTURA network è realizzato in collaborazione con enti e associazioni che riuniscono studiosi di futuro, con reti di ricercatori ed esperti delle diverse materie, con il supporto della Fondazione Unipolis e di altri partner.

In questa newsletter settimanale vi proponiamo le ultime novità pubblicate sul portale futuranetwork.eu. Trattandosi di una piattaforma di discussione, vi invitiamo a intervenire con articoli, proposte, segnalazioni, scrivendo a info@futuranetwork.eu

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